Pupi Siciliani

pupi

Il teatro delle marionette siciliane nasce nell’Ottocento e racconta le gesta dei cavalieri, interpretati dai pupi: dai Reali di Francia all’Orlando innamorato, all’Orlando furioso, dalle guerre contro i mori di Spagna alla rotta di Roncisvalle.
La dotazione di un teatro era ed è ancora composto, oltre che dai pupi anche dai cartelloni, dipinti su tela che rappresentavano le gesta: ogni cartellone veniva scomposto in tanti quadrati in cui scorreva il susseguirsi delle immagini della storia; essi venivano appesi all’ingresso del teatro o nella vicina piazza come manifesto pubblicitario. Il pubblico seguiva con passione il lungo ciclo delle gesta che, negli antichi canovacci, durava 371 serate.
Oggi L’Opera dei pupi è rappresentata al meglio dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, fondata da Giacomo Cuticchio, allievo del famoso Achille Greco. Egli apre il suo primo teatro nel 1933, teatro itinerante dal 1943 al 1969, anno in cui si stabilisce definitivamente a Palermo, aprendo il Super Teatro “Ippogrifo”, ai Quattro Canti di città. A Mimmo Cuticchio si deve la continuità, l’affermazione e il rilancio della tradizione familiare. Nel ‘97 fonda la prima scuola di pupari e cuntisti per la continuità del teatro. Nel 2001 l’UNESCO ha insignito l’Opera dei pupi del riconoscimento “Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.