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I prodotti Mediterraneattitudine ti accompagnano anche al di fuori dell’albergo, con una linea specifica per il corpo in formato 100 ml/250 ml.
Le linee che proponiamo si ispirano a temi che appartengono alla nostra cultura nelle sue svariate espressioni. Il nostro percorso creativo è una continua ricerca attraverso le storie, le tradizioni, i colori e i contrasti dell’arte e dell’umanità del mediterraneo, per diffondere l’essenza della mediterraneattitudine.
Coinvolgiamo tutti i sensi, creando delle esperienze visive ed olfattive per raccontare un animo speciale, quello della Sicilia e del Mediterraneo.

Sarà possibile trovare i prodotti Mediterraneattitudine all’interno degli alberghi che utilizzano la nostra linea cortesia, nelle boutique SPA, in alcuni concept store ed è possibile comprare direttamente i nostri prodotti compilando il form.

La pittura su vetro risale al periodo che va dalla fine del Settecento ai primi decenni dell’Ottocento. Forma d’arte popolare, si diffuse quasi contemporaneamente in tutta Europa. Le pitture, rappresentanti in larga parte l’iconografia religiosa, realizzate a tempera, sul vetro acquistano un trasparenza ed una luminosità particolare.

In Sicilia, la pittura su vetro, con l’apporto di elementi realistici della vita quotidiana, conferisce una nuova dimensione umana all’iconografia tradizionale, a volte stereotipata. Madonne e vergini hanno raccolto spighe e cucinato minestre di fave, santi, legati ad eventi miracolosi, preservano da peste, malanni e carestie e proteggono il lavoro dei campi e quello artigianale.

Colori molto vivaci e decorazioni ricche di particolari, contraddistinguono la pittura su vetro siciliana, più fresca, genuina ed immediata, rispetto alle tipologie di pittura su vetro espresse in altri paesi.

Il teatro delle marionette siciliane nasce nell’Ottocento e racconta le gesta dei cavalieri, interpretati dai pupi: dai Reali di Francia all’Orlando innamorato, all’Orlando furioso, dalle guerre contro i mori di Spagna alla rotta di Roncisvalle.
La dotazione di un teatro era ed è ancora composto, oltre che dai pupi anche dai cartelloni, dipinti su tela che rappresentavano le gesta: ogni cartellone veniva scomposto in tanti quadrati in cui scorreva il susseguirsi delle immagini della storia; essi venivano appesi all’ingresso del teatro o nella vicina piazza come manifesto pubblicitario. Il pubblico seguiva con passione il lungo ciclo delle gesta che, negli antichi canovacci, durava 371 serate.
Oggi L’Opera dei pupi è rappresentata al meglio dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, fondata da Giacomo Cuticchio, allievo del famoso Achille Greco. Egli apre il suo primo teatro nel 1933, teatro itinerante dal 1943 al 1969, anno in cui si stabilisce definitivamente a Palermo, aprendo il Super Teatro “Ippogrifo”, ai Quattro Canti di città. A Mimmo Cuticchio si deve la continuità, l’affermazione e il rilancio della tradizione familiare. Nel ‘97 fonda la prima scuola di pupari e cuntisti per la continuità del teatro. Nel 2001 l’UNESCO ha insignito l’Opera dei pupi del riconoscimento “Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.